Guerra Ucraina - Russia, news. Media: “Mosca pianifica un attacco con 2.000 droni contro l'Ucraina”

Per il capo del centro situazionale per l'Ucraina presso il ministero della Difesa tedesco, il generale di divisione della Bundeswehr Christian Freuding, Mosca intende lanciare contemporaneamente fino a 2.000 droni verso l'Ucraina: lo riportano i media ucraini. Questo "rappresenterà una seria sfida per il sistema di difesa aerea ucraino", ha aggiunto Freuding in un podcast.
Intanto sulla mozione di sfiducia a Ursula von der Leyen, Thomas Regnier, uno dei portavoce della Commissione europea, ha dichiatato: "Seguiamo da tempo le operazioni russe contro l'Ue e la presidente della Commissione. I fact-checker indipendenti hanno chiaramente identificato tali operazioni nel contesto della mozione di censura".
Fact-checker, la campagna russa contro von der Leyen è partita a marzo
La campagna russa per screditare Ursula von der Leyen e sponsorizzare la mozione di sfiducia ai suoi danni parte da marzo e si conclude nei giorni immediatamente prima del voto di Strasburgo, ai primi di luglio. E' quanto emerge dal report dell'organizzazione di fact checking "Check First", un'azienda finlandese leader nel settore dei software e delle metodologie, all'avanguardia nelle tecniche di ricerca avversaria. Lo studio ha esaminato gli oltre 20mila post pubblicati dal gruppo russo Pravda news in moltissimi Paesi, dalla Romania, alla Polonia, dalla Germania, alla Francia, dagli Stati Uniti ai Paesi baltici. A marzo i primi segnali della narrazione che diventerà dominante: negli articoli von der Leyen viene raccontata come una figura problematica, mettendo l'accento su fenomeni di corruzione e un malcontento crescente in varie capitali europee. Più avanti viene inquadrata come una leader "tossica, corrotta, antidemocratica", associata a Big Pharma, ad accordi segreti, tipici di un elitarismo di Bruxelles. Anche il suo nome viene distorto in "UrSula von der Führer". In Romania, si legge nello studio, il leader dell'opposizione George Simion viene raccontato come il coraggioso iniziatore, Gheorghe Piperea, l'eurodeputato primo firmatario della mozione di sfiducia, "il finalizzatore a difesa di un principio", e l'intera lotta raccontata come Davide contro Golia contro l'establishment dell'Ue. Quindi compaiono 35 miliardi di presunta mazzetta in ogni pezzo legato al tema dei vaccini, con lo scopo di additare von der Leyen come unica responsabile del processo di acquisto dei vaccini. Infine il voto finale, descritto come il momento culminante della lotta dei piccoli Paesi, sostenuti dai popoli europei, contro la presidente di una Unione auto-referenziale, in mano all'asse franco-tedesco
Cremlino, incontro Putin-Trump: “Non è ancora arrivato il momento”
Non "è ancora arrivato il momento" per un incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, in un'intervista alla televisione pubblica russa rilanciata dalla Tass, riconoscendo comunque di aver iniziato a considerare "necessario" un incontro tra i due leader, che "con il tempo è qualcosa che senza dubbio succederà". Ha poi aggiunto che "potrebbe essere necessario formalizzare alcuni importanti accordi raggiunti nel tempo, dopo un lavoro ingente". "Questo lavoro deve essere ancora fatto", ha continuato, concludendo quindi il momento per un vertice tra Trump e Putin "non è ancora arrivato". Riguardo poi ai contatti telefonici tra i due leader, Peskov ha parlato di colloqui avvenuti in un'atmosfera "pragmatica e professionale tra persone che mantengono le proprie posizioni, ma sono disposte ad ascoltarsi reciprocamente". Nei giorni scorsi, Trump ha espresso più volte la sua frustrazione per il fatto che Putin dopo le loro telefonate continua a bombardare l'Ucraina. Peskov infine non ha commentato l'ultimatum imposto da Trump, che ha minacciato pesanti sanzioni, anche secondarie, se Mosca non raggiungerà la pace in 50 giorni, limitandosi ad insistere che per Mosca gli obiettivi rimangono "chiari, evidenti e non cambiano, il processo - ha poi concluso - comunque non dipende solo da noi"
Cremlino: “La soluzione in Ucraina è un processo lungo, Trump lo sa”
Le dichiarazioni di Donald Trump indicano il desiderio di raggiungere un accordo in Ucraina il prima possibile, ma Washington sta comprendendo sempre di più la complessità di questo processo "lungo e difficile". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, in un'intervista a Vgtrk citata dalla Tass. Siamo abituati a una "retorica piuttosto dura e diretta", ha aggiunto Peskov, ma "allo stesso tempo conferma la sua intenzione di continuare a fare tutto il possibile per facilitare una soluzione pacifica". Anche Putin "ha ripetutamente espresso il desiderio di arrivare" a un accordo pacifico "il più rapidamente possibile"
Ue: “Mosca dietro la mozione di sfiducia a von der Leyen”
"Seguiamo da tempo le operazioni russe contro l'Ue e la Presidente della Commissione. I fact-checker indipendenti hanno chiaramente identificato tali operazioni nel contesto della mozione di censura". Lo riferisce Thomas Regnier, uno dei portavoce della Commissione europea
Media: “Mosca pianifica un attacco con 2.000 droni contro l'Ucraina”
Il capo del centro situazionale per l'Ucraina presso il ministero della Difesa tedesco, il generale di divisione della Bundeswehr Christian Freuding, ha detto ieri che Mosca intende lanciare contemporaneamente fino a 2.000 droni verso l'Ucraina: lo riportano i media ucraini. Questo "rappresenterà una seria sfida per il sistema di difesa aerea ucraino", ha aggiunto Freuding in un podcast. Servono "contromisure intelligenti", ha aggiunto, osservando che l'uso dei missili Patriot è illogico contro i droni kamikaze russi, il cui costo è di 30-50 mila euro, mentre un missile Patriot costa oltre 5 milioni
Kiev: “Nella notte 57 droni russi sull'Ucraina”
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con 57 droni di vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed, riporta l'Aeronautica militare di Kiev su Telegram: tutti i velivoli senza pilota nemici sono stati intercettati. Otto droni kamikaze sono stati abbattuti nel nord e nell'est del Paese, sette droni-esca sono stati neutralizzati dai sistemi di guerra elettronica ed i rimanenti 32 velivoli senza pilota sono stati colpiti in 10 località. L'attacco ha preso di mira Zaporizhzhia e i territori di prima linea delle regioni di Donetsk, Kharkiv, Sumy e Dnipropetrovsk. I detriti dei droni abbattuti sono caduti in sei località. "L'attacco nemico continua: una nuova ondata di Shahed sta arrivando da nord-est", conclude l'Aeronautica
Mosca: “Questa mattina abbattuti cinque droni ucraini”
Le difese aeree russe hanno abbattuto cinque droni ucraini tra le 8.00 e le 8.10 (le 7:00 e le 7:10 in Italia) di questa mattina in due regioni del Paese: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Difesa di Mosca. Tre velivoli senza pilota sono stati intercettati nella regione di Bryansk e due nella regione di Kalug
Kiev, “attacco con droni a Zaporizhia”. Udite esplosioni
L'Aeronautica militare delle Forze armate ucraina ha segnalato la presenza di droni diretti a Zaporizhia e ha annunciato l'attivazione della difesa aerea, invitando i residenti a rimanere in luoghi sicuri. Lo rende noto Ukrinform, mentre un giornalista della stessa testata sul posto ha riferito di aver udito esplosioni nella città ucraina.
Zelensky: “Necessario incontro con Putin”
Il presidente ucraino ha inoltre espresso ancora una volta la sua disponibilità a negoziare direttamente con il suo omologo russo, Vladimir Putin. "Un incontro al più alto livello è necessario per garantire davvero la pace", ha affermato. Durante gli ultimi negoziati di giugno, la Russia aveva nuovamente avanzato richieste massime, tra cui la cessione di quattro regioni da parte dell'Ucraina e la rinuncia a tutti gli aiuti militari occidentali. L'Ucraina ha respinto quelli che ha definito "ultimatum" e ha messo in dubbio la volontà di Mosca di negoziare un cessate il fuoco. Tuttavia, all'inizio di luglio il Cremlino ha affermato di essere pronto a proseguire i negoziati con l'Ucraina, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump gli ha concesso 50 giorni per negoziare la pace, minacciando sanzioni e annunciando lo stesso giorno che avrebbe ripreso le forniture di armi a Kiev finanziate dai paesi della Nato.
Kiev propone un nuovo round di negoziati a Mosca
L'Ucraina ha proposto alla Russia un nuovo round di colloqui di pace per la prossima settimana. Lo ha annunciato Volodymyr Zelensky nel suo discorso della sera. "Il segretario del consiglio di sicurezza Umerov ha riportato di aver proposto il prossimo incontro con la parte russa per la prossima settimana - ha detto il presidente ucraino - bisogna dare nuovo slancio ai negoziati".
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